Il tema della prevenzione e contrasto alla violenza è molto attuale e delicato.
Sempre, e non solo quando accadono gravi fatti di cronaca, dovremmo chiederci se stiamo facendo abbastanza, se stiamo dando alle nuove generazioni gli strumenti adeguati nel riconoscersi come persone attive e responsabili delle proprie azioni, sia verso sé stessi che verso gli altri.
CiEffe nel suo piccolo, cerca di dare una risposta concreta a questi interrogativi attivando, grazie ai finanziamenti del Fondo sociale europeo e alla collaborazione con professionisti della prevenzione.
Interventi specifici con l’obiettivo di costruire insieme ai ragazzi degli strumenti per imparare a riconoscere le diverse forme di violenza, da quella fisica a quella sessuale, dalla violenza psicologica a quella relazionale, e a contrastarla attraverso tecniche di difesa personale, il confronto con i pari, piccoli giochi di ruolo, dibatti.
Queste modalità interattive permettono di creare all’interno della classe un clima di ascolto reciproco e di rispetto, capace di accogliere le loro domande, che possono prendere forma e trovare una risposta.
Se come si dice spesso, la scuola è insieme alla famiglia uno dei più importanti contesti di educazione e sviluppo per la persona, allora appare evidente che vi sia il bisogno di investire su interventi specifici e mirati alla prevenzione, all’individuazione e al contrasto di tutte le forme di violenza.
Tutto ciò per rendere bambini, bambine, ragazze e ragazzi sempre più consapevoli dell’importanza e del peso delle proprie azioni e parole nei confronti di sé stessi e degli altri e per fare della scuola un contesto di crescita formativa e personale, di espressione di sé, di socializzazione e non di sofferenza.
Questa ovviamente non può essere la sola ed unica direzione, ma è una buona base di partenza per indirizzare le nuove generazioni verso relazioni positive, ad approcciarsi all’affettività e alla sessualità in maniera consapevole e ad esprimere liberamente le proprie emozioni nel rispetto proprio e dell’altro.