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Prevenzione e educazione: combattere i disturbi alimentari con la conoscenza

Giornata nazionale del fiocchetto Lilla

I disturbi alimentari, di cui fanno parte la bulimia nervosa, l’anoressia, e il binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) sottintendo tutti una fragilità individuale e una visione distorta di sé e del proprio corpo, a cui si legano, situazioni famigliari complesse e un contesto sociale non facilitante.

 

Distorsioni sociali e l’impatto dei media

Ad incidere sull’insorgere di questo tipo di disturbi sono infatti, anche i condizionamenti sociali e le aspettative costruire sulla base di valori come la bellezza esteriore e la ricerca continua della perfezione. 

I social media giocano un ruolo importante nell’assecondare e amplificare questo tipo di comportamenti. È giusto però riconoscere, che attraverso questi canali stanno facendo rumore i molti messaggi di normalizzazione delle imperfezioni, che fanno parte di ognuno di noi e la diffusione di un messaggio di valorizzazione di sé con l’intento di sminuire sempre più il peso dei giudizi e delle opinioni altrui. Molto spesso però a prevalere sono la volontà di piacere agli altri e gli sfrenati tentativi per conformarsi alle aspettative sociali che aggiunte alla fragilità del singolo contribuiscono a incrementare il numero di persone che soffrono di DCA, disturbi del comportamento alimentare. 

Nel 2023, in Italia, più di 3 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari; nel periodo post pandemia le rilevazioni hanno certificato un incremento del 30%, con un’incidenza maggiore anche tra i giovani e i giovanissimi (dati Istat e Osservatorio Aba). 

A fronte di questo quadro preoccupante sono aumentate le richieste da parte delle scuole di interventi sul tema.

 

Educazione alimentare nelle scuole: una valida strategia di prevenzione 

CiEffe, grazie ai progetti finanziati dal fondo sociale europeo propone di affrontare il problema attraverso incontri specifici e strutturati, con lo scopo di orientare i ragazzi verso un rapporto con il cibo sano e consapevole. 

Trasversalmente in molte scuole prendono il via alcuni laboratori di cucina, caratterizzati oltre che dalla componente ludica e creativa anche dalla volontà di trasmettere attenzione verso una dieta alimentare sana ed equilibrata, proponendo ai ragazzi l’utilizzo e il consumo di alimenti di prima qualità e un’idea di cucina che è anche cultura, condivisione, e divertimento. 

Questo tipo di interventi posso essere il punto di partenza per aiutare i ragazzi ad avere un rapporto sano e positivo con il cibo, fornendo loro indicazioni per approcciarsi ad una dieta sana e corretta con l’obiettivo di ridurre sempre più gli stati di disagio e frustrazione che molti ragazzi vivono nel rapporto con il proprio corpo e di conseguenza con l’alimentazione. Questi incontri rappresentano inoltre importanti opportunità per creare consapevolezza rispetto ai rischi che disturbi dell’alimentazione possono avere sulla salute fisica e psicologica, oltre a fornire ai ragazzi stessi degli strumenti utili a riconoscere tali comportamenti e incoraggiare chi ne soffre nel farsi aiutare. 

Fare prevenzione attraverso un’ attenta, specifica e diversificata educazione alimentare può essere una delle chiavi per ridurre l’insorgere di questo tipo di disturbi e di conseguenza provare a limitare le gravi conseguenze fisiche, psicologiche e sociali che ne possono derivate. 

 

Autore: Giada Bragagna – Professionista di percorsi formativi socio – pedagogici